PRIORITA’  DELL’OMS SULLE POLITICHE DI CONTRASTO ALL’OBESITA’

Signore e signori, colleghi. Buongiorno dalla Organizzazione Mondiale della Sanita’, OMS.

Grazie per l’invito a partecipare al convegno su : Obesità e Disturbi del Comportamento Alimentare.

Mi spiace non poter essere presente di persona ma ho accettato di inviare comunque un mio messaggio per condividere le priorità della nostra organizzatione sulle politiche di contrasto all’obesità.

Come e’ noto, la prevalenza dell’obesita’ e’ triplicata dal 1975.

Nel 2016, circa 2 miliardi di individui al di sopra dei 18 anni erano in sovrappeso, dei quali 650 milioni erano obesi. In percentuale, il 13% della popolazione modiale e’ obesa, e circa il 40% in sovrappeso.

Inoltre, 41 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni e oltre 340 milioni di bambini e adolescent tra i 5 e 19 anni erano sovrappeso od obesi.

Il sovrappeso e l’obesita’ e le loro conseguenze sono in larga misura prevenibili.

La prevenzione deve cominciare dale prime epoche della vita, con l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita, seguito da un allattamento continuato fino ai 2 anni di eta’ od anche oltre. Maggiore e’ la durata dell’allattamento al seno, minore il rischio di obesita’, con differenze nell’ordine del 10%.

E’ necessario che gli individui limitino il consumo di energia da zuccheri semplici al di sotto del 10% dell’energia totale – melio se al di sotto del 5%, limitino il consume di grassi al di sotto del 30% dell’energia totale e si impegnino in attivita’ fisica regolare per almeno 60 minuti a settimana per i bambini e 150 minuti per gli adulti.

L’ambiente fisico e le comunita’ sono fondamentali per rendere praticabili da tutti il consumo di una dieta sana e l’attivita’ fisica regolare.

Le politiche pubbliche sono quindi essenziali. Vorrei citarne alcune, considerate prioritarie dalla OMS.

• Primo, la promozione, protezione esupporto dell’allattamento al seno.
• Secondo, il controllo della promozione di alimenti e bevande ricchi in zuccheri e grassi, particolarmente se diretta ai bambini. Ridurre la promozione attraverso i media tradizionali ; evitare l’uso di personaggi dei cartoni animati sulle confezioni o l’uso dei piccoli regali ; liberare gli ambienti scolari dalla promozione di alimento e bevande confezionate, inclusa la vendita attraverso i distributori automatici
• Terzo, l’uso di politiche dei prezzi, come ad esempio l’imposizione di tasse e accise su bevande e alimenti a elevato contenuto di grassi e zuccheri.
• Quarto, l’uso di etichette interpretative, ossia semplici da comprendere per tutta la popolazione, inclusi i bambini, che segnalino il contenuto elevato di zuccheri e grassi e quindi suggeriscano una limitazione dei consumi.
• Quinto, l’offerta di alimenti sani nelle mense gestite dal settore pubblico, ossia le scuole, gli uffici pubblici, le strutture sanitarie.
• Sesto, la creazione di infrastrutture che favoriscano l’attivita’ fisica nel tempo libero e incoraggino forme di trasporto attivo.
• Settimo, le campagne di promozione della dieta sana e dell’attivita’ fisica, a partire dalla prima infanzia, assieme al controllo regolare del peso e della statura nelle strutture sanitarie, accompagnate da adeguato counselling sulla dieta e l’attivita’ fisica.

Il trattamento dell’obesita’ e delle sue conseguenze, richiede inoltre un’attenzione particolare che l’OMS sta dedicando al problema. Nel corso del 2019ci dedicheremo all’analisi sistematica dei diversi approcci usati nel trattamento dell’obesita’ tra i bambini e gli adolescenti, allo scopo di sviluppare adeguate raccomandazioni.

L’esperienza della comuita’ scientifica e degli operatori del settore sara’ dunque essenziale per sviluppare queste linee guida.

Auguro a tutti una buona riunione.

Dr. Francesco Branca

Direttore Dipartimento della Nutrizione per la salute e lo sviluppo OMS

La registrazione del convegno è disponibile sul nostro canale Youtube

Parte 1

Parte 2